Slega il
Cane! …è esattamente quello che chiedo a chi mi porta il proprio cane una volta
arrivato qui da me.
Ed è
diventato il nome del circolo cinofilo che ho istituito, frutto dell’esperienza
che sto facendo di condividere la mia vita con un branco di meravigliosi cani, i miei compagni di vita.
Non c’è
niente da fare, c’è chi può e chi non può…io non ce l’ho fatta. Famiglia e
lavoro formalmente ineccepibili non sono stati fatti per me, così alla soglia
dei 40 anni, dopo aver provato entrambe le cose, mettendoci dentro anche gli
studi universitari, mi sono trovata a
dovermi inventare qualcosa che mi riappacificasse con il resto del mondo…
spinta da questo ho messo in giro il primo annuncio come dogsitter. Ho anche cominciato a collaborare con le
associazioni di volontari, accogliendo cani reduci da maltrattamenti, abbandoni,
canili o allevamenti lager, e quanto di peggio si possa immaginare. Offro loro un’accoglienza domestica, senza box, fino a quando qualcuno lo adotterà.
Con alcuni
di loro s’è subito stabilita una profonda intesa, come se ci fossimo incontrati
e scelti reciprocamente… nel giro di un anno mi sono ritrovata con un numero
indefinito e variabile di cani di mia proprietà. Insieme quotidianamente
condividiamo il contatto con la natura e collaboriamo nel lavoro.
Abbiamo iniziato in una casetta di campagna a Pianoro, tra Bologna e Firenze, ma per quanto fosse spaziosa, avevamo ormai cani che sbucavano da tutte le stanze. Dopo tanto cercare, finalmente ci siamo trasferiti già da un anno all’interno di un bellissimo podere sulle colline di Sasso Marconi. Per me ho un piccolissimo appartamento, ma per loro ho fatto ristrutturare una grande stalla, trasformandola in un vera e propria casa su misura per cani, con cucce di tutti colori, materassini, moquette idrorepellenti per animali, giochi ovunque, ogni genere di confort immaginabile. In inverno la scaldo con una grande stufa a legna , in estate è il nostro rifugio al fresco, durante le ore calde delle giornate più torride (fortunatamente quassù ne accusiamo davvero poche). Tutto intorno, ho fatto recintare quasi un ettaro di parco, con alberi secolari e tratti di pascolo soleggiato. Per chi avesse dei dubbi, il plurale è riferito a me, unica bipede, ed ai miei cani…
Qui ognuno ha le sue mansioni, loro accolgono, spiegano le regole della nostra convivenza a tutti i nuovi arrivati, sia che siano quelli che io definisco “figli unici cresciuti a suon di baci”, sia che siano povere creature traumatizzate, in cerca di qualcuno che vorrà, una volta riacquistata un po’ di fiducia, adottarli. Il mio compito è quello di fare pubbliche relazioni con il mondo umano (il minimo indispensabile)…mi prendo cura del posto, di loro…anche se, una cosa che ho capito in tanti anni di vita in branco, noi umani siamo molto meno indispensabili per loro di quanto non ci faccia piacere credere.
Abbiamo iniziato in una casetta di campagna a Pianoro, tra Bologna e Firenze, ma per quanto fosse spaziosa, avevamo ormai cani che sbucavano da tutte le stanze. Dopo tanto cercare, finalmente ci siamo trasferiti già da un anno all’interno di un bellissimo podere sulle colline di Sasso Marconi. Per me ho un piccolissimo appartamento, ma per loro ho fatto ristrutturare una grande stalla, trasformandola in un vera e propria casa su misura per cani, con cucce di tutti colori, materassini, moquette idrorepellenti per animali, giochi ovunque, ogni genere di confort immaginabile. In inverno la scaldo con una grande stufa a legna , in estate è il nostro rifugio al fresco, durante le ore calde delle giornate più torride (fortunatamente quassù ne accusiamo davvero poche). Tutto intorno, ho fatto recintare quasi un ettaro di parco, con alberi secolari e tratti di pascolo soleggiato. Per chi avesse dei dubbi, il plurale è riferito a me, unica bipede, ed ai miei cani…
Nella loro
stalla mi sono ricavata un angolino dove ho organizzato il mio studio/tana… e
da dove sto scrivendo, con una decina di cani intorno, (siamo in bassa stagione), che dormono beatamente.
Alla fine di
una bellissima giornata di sole
autunnale, ci stiamo godendo il caldo della stufa che scoppietta, ed il silenzio
interrotto ogni tanto da qualche animale selvatico… in meno di un secondo
schizzano tutti fuori, ed in perfetta sincronia abbaiano, ululano, smettono e prima di accucciarsi di nuovo ai loro posti, passano da me per un saluto/coccola … In effetti
uso la casa “vera” solo per mangiare, dormire, ed ospitare gli amici...un po'
per mantenere una parvenza di urbanità e compostezza. Prima di lasciarli per la notte, carico la
stufa perché duri fino la mattino dopo e gli "rimbocco le coperte", uno per uno.. tutte
impagabili sensazioni di pace, difficili da descrivere.
Chiara Vita